Sant'Angelo: a marzo nasce il centro rabilitativo
Pubblicata in data 13/11/2004

L’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi si appresta a candidarsi come uno dei più grandi centri riabilitativi del centro-sud Italia. Ad inizio marzo 2005, infatti, verrà reso operativo, all’interno del plesso sanitario, un reparto medico di autoriabilitazione appartenente alla rinomata fondazione Don Carlo Gnocchi onlus. L’ente no profit, con sede legale a Milano, vince una apposita gara pubblica grazie alla quale si provvederà a realizzare una specifica sezione medica con compiti di assistenza sanitaria post ictus unitamente ad interventi di abilitazione per il morbo di Parkinson e per gli stati di coma. Con 111 posti letto, il reparto sarà attivo per 25 anni irrobustendo e qualificando maggiormente l’ospedale altirpino. Principali tipologie di prestazioni svolte dalla struttura sanitaria milanese sono quelle riabilitative. La riabilitazione in ambito ospedaliero è contraddistinta da un elevato standard qualitativo ed è affiancata e potenziata da una vasta attività di ricerca: approccio indispensabile dal momento che sono presi in carico pazienti affetti da gravi patologie quali situazione di coma non stabilizzati, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, malattia di Alzheimer, per le quali sono messe in campo complesse strategie di riabilitazione neuromotoria e cognitiva. Nei reparti sono inoltre effettuate qualificaea riabilitazioni cardiorespiratorie, in sinergia con i più avanzati reparti di cardiochirurgia e chirurgia toracica e un’intensa attività di riabilitazione ortopedica. In tutti i centri, poi, è svolta una vasta attività di riabilitazione di carattere estensivo, rivolta principalmente ai portatori di handicap o al trattamento di disabilità complesse. L’intervento riabilitativo è sempre multidisciplinare e vede la presenza intorno al paziente di un insieme di specialisti che operano sulla base di un piano personalizzato, teso a integrare l’elevato livello professionale delle attività sanitarie con i più idonei interventi di riabilitazione sociale atti a garantire la miglior qualità di vita possibile del paziente stesso, favorendone il reinserimento sociale e familiare. Stefano Belfiore