Entro fine anno la presentazione dei Pir
Pubblicata in data 6/11/2004

E’ fissato al 30 dicembre 2004, il termine ultimo per la elaborazione e presentazione dei progetti integrati rurali (Pir). Lo si evince dal cronogramma che l’ente di Palazzo Santa Lucia redige per il nuovo strumento di programmazione negoziata rivolto all’intero contesto regionale. Entro la fine di gennaio 2005 dovrà espletarsi la fase istruttoria nonché quella connessa all’approvazione dei Pir. Partiranno, invece, nel mese di febbraio le procedure di attuazione operativa e finanziaria. Queste, dunque, gli step temporali (confini indicativi) pensate dall’Amministrazione regionale per l’esercizio e l’evoluzione operativa che accompagna il graduale materializzarsi del particolare intervento di programmazione. Il Pir si concretizza in ambiti limitati del territorio regionale: quello maggiormente svantaggiato. In totale sono quindici i progetti territoriali sui quali lavorare, ma solo dieci verranno finanziati. Sul versante provinciale, quaranta sono i comuni irpini selezionati per quattro ambiti territoriali. Ogni area prescelta è caratterizzata da un tema strategico su cui strutturare e modellare una programmazione, legata al progetto integrato rurale, attinente a quelle che sono le principali vocazioni ed attitudini del territorio interessato. Nella logica d’insieme, un ruolo fondamentale e da protagonista ricopre il partenariato locale. Proprio per questo la Provincia di Avellino, mediante l’assessorato all’Agricoltura amministrato da Vincenzo Alaia, propone un percorso imperniato su conferenze d’ambito attraverso le quali individuare con gli attori interessati i soggetti idonei a forme di consociativismo per ciascun ambito territoriale. Compito del partenariato locale, sarà individuare un tema strategico tra quelli indicati dalla Regione Campania (valorizzazione commerciale delle produzioni di qualità, riconversione produttiva in aree di crisi, valorizzazione turistica delle aree rurali, azioni di sistema per migliorare il livello di servizi alle popolazioni e agli operatori economici delle aree rurali) e, coerentemente con la scelta effettuata, dovrà incentrare le iniziative finanziabili attraverso le misure Por Feoga suddivise in portanti, complementari e trasversali (la cui attuazione è comune a tutti i temi strategici). Stefano Belfiore