Irpinia in pole position per la concertazione |
Pubblicata in data 30/8/2004 E’ l’Irpinia la realtà territoriale che usufruisce in misura maggiore degli strumenti di programmazione negoziata nell’area obiettivo 1 (intero Meridione d’Italia Abruzzo escluso). In attivo attualmente 15 progettualità che coprono e coinvolgono l’intera area provinciale per un finanziamento complessivo già stanziato (tetto indicativo) pari a 425 milioni di euro. Un’ingente sovvenzione economica chiara espressione dell’importanza e della particolare attitudine che gli interventi programmatici rivestono in ambito locale. “La provincia di Avellino- spiega Eugenio Salvatore, assessore provinciale alla programmazione negoziata- è poliedrica dal punto di vista produttivo”. “Il suo tessuto economico- continua- spazia e si articola in varie e diverse ramificazioni specialistiche. Ed è proprio su questa specializzazione produttiva, che nasce e matura una strumentazione negoziata dinamica, multifunzionale figlia di un apparato economico abbastanza stratificato nei comparti lavorativi”. L’eterogeneità produttiva favorisce, dunque, in provincia di Avellino una vivace articolazione di strumenti di contrattazione negoziata (con tipologie e finalità diverse ma interattive tra loro) intesi e definiti come interventi programmatici che prevedono il coinvolgimento di istituzioni e parti sociali. Undici progetti integrati, tre patti territoriali e un contratto d’area: la struttura operativa dell’intera strumentazione presente nel contesto locale. Nei Pi si annoverano, i programmi integrati di area dei distretti industriali di Solofra e Calitri. Insieme coinvolgono 12 comuni irpini, impegnando risorse finanziarie superiori a 100 milioni di euro. Come obiettivo: sviluppo ed incremento dei livelli occupazionali con particolare attenzione ad interventi infrastrutturali e ad agevolazioni delle attività produttive e dei servizi. Fruibilità dei luoghi, strutture ricettive, infrastrutture, servizi e attrezzature per il divertimento e tempo libero, formazione, cultura diffusa dell’ospitalità e promozione di accoglienza, produzioni tipiche ed artigianali. Il tutto tramite l’attuazione di un piano di marketing territoriale di tipo turistico-sostenibile. Questa la finalità che sottende il progetto integrato ‘Borgo Terminio-Cervialto’. Sullo stesso asse d’intenti si muove anche il Pi interregionale ‘Filiera turistica enogastronomica’ che punta, infatti, alla valorizzazione efficace dei giacimenti dell’economia agroalimentare. L’obiettivo è farne un volano per lo sviluppo economico e sociale oltre che per la promozione delle altre risorse territoriali (culturali e naturali). Tre, invece, le azioni intersettoriali che tendono all’esaltazione costruttiva dei beni culturali: il Pi ‘Regio Tratturo’ (valorizzazione delle ricchezze culturali presenti nell’intero ambito territoriale interessato dal percorso del Regio Tratturo, ma anche delle vicine aree archeologiche Aeclanum-Aequum Tuticum e della fitta rete di parchi naturali e aree protette presenti lungo la dorsale Appenninica cui si rivolge il progetto Appennino Parco d’Europa), il Pi ‘Valle dell’Ofanto’ (l’obiettivo primario è la messa in produzione delle ricchezze culturali presenti nell’intero ambito territoriale interessato dal percorso del fiume Ofanto, fino alle aree del suggestivo patrimonio naturalistico-ambientale di Montella e del vicino altopiano del Laceno). Ed ancora il Pi ‘Valle dell’Antico Clanis’ la cui idea forza si articola lungo la realizzazione di un sistema territoriale di sviluppo locale che vede nella ricchezza ed originalità dei beni culturali legati al mondo dell’archeologia dalla preistoria al medioevo l’attrattore fondante. Concludono la progettazione integrata: il Pi ‘Parco dei Monti Picentini’, il Pi ‘Filiera Termale’, il Pi ‘Città di Avellino’ e ‘Parco regionale del Partenio’. Rientrano nei patti territoriali: Pt ‘Baronia ( con tre protocolli aggiuntivi), Pt ‘Valle del Calore’ e il patto territoriale del Partenio. A completarne il quadro operativo, il contratto d’area della provincia di Avellino. Un significativo strumento della contrattazione negoziata la cui finalità è essenzialmente quella di completare lo sviluppo industriale avviato con l’articolo 32 della legge 219/81 attraverso l’attivazione di agevolazioni finanziarie. Stefano Belfiore |