Nasce il portale per il monitoraggio dei prezzi
Pubblicata in data 30/8/2004

Un osservatorio sui prezzi come strumento di ricerca e informazione per rendere sempre più trasparenti le transazioni economiche dei beni di largo consumo sull’intero territorio regionale. E’ l’idea a cui sta lavorando la Confcommercio di Avellino: associazione di categoria che con circa 3 mila associati, più rappresenta gli operatori del commercio, del turismo, dei servizi e delle piccole e medie imprese della provincia irpina. Duplice lo scopo dell’iniziativa: creare un sito internet costruito per il consumatore (il cui obiettivo sarà quello di rilevare e monitorare i prezzi di un paniere di beni di consumo) studiare 1a dinamica della formazione del prezzo di quei prodotti con evidenti variazioni (sia nei diversi mercati di riferimento che in differenti periodi temporali) nei prezzi attraverso analisi di filiera. Nel dettaglio, la creazione del sito web consentirà al consumatore di acquisire informazioni sui prezzi dei generi di prima necessità, alle amministrazioni pubbliche di avere uno strumento dì riferimento per tenere sotto controllo l’evoluzione dei prezzi sul territorio regionale e agli operatori economici di avere informazioni relative ai prezzi praticati dagli altri operatori sul territorio regionale. Prevista anche la creazione di una banca dati disponibili on line. Il paniere di riferimento previsto inizialmente verterà su: prodotti alimentari (pane, pasta, riso, latte, uova, farina, pelati, caffè, arrosto di bovino, carne macinata I scelta, salsicce, petto di pollo, olio extravergine di oliva, mozzarella dì bufala, prosciutto crudo, zucchero, alici, spigola, gamberoni, calamari, vongole) prodotti ortofrutticoli (bietole, martelli, spinaci, melanzane, peperoni, zucchine, fagiolini, cavolfiore, zucca, scarola, insalata, pomodori, mela, pera, uva, anguria), altri prodotti per la casa (detersivi per stoviglie a mano, detersivo liquido per lavatrice, detersivo generico per la casa, dentifricio, sapone, bagnoschiuma, shampoo), abbigliamento e calzaturiero (abbigliamento uomo, abbigliamento donna, abbigliamento bambino, scarpe uomo, scarpe donna, scarpe bambino). Sulla metodologia dell’analisi di filiera, invece, la struttura lavorativa sarà imperniata su ben sette assi operativi. Le sezioni d’intervento saranno articolate in: confronto dati ufficiali ed identificazione dei prodotti oggetto di analisi (dal confronto tra le rilevazioni ufficiali esistenti sui prezzi dei prodotti scelti per far parte de! paniere di consumo, verranno individuati i prezzi di quei beni che subiscono particolari ed evidenti variazioni. In questo modo sarà possibile determinare i prodotti che dovranno essere oggetto di analisi di filiera), analisi della dinamica di formazione del prezzo (per i beni individuati secondo il procedimento su esposto, si procederà allo studio della dinamica di formazione del prezzo attraverso tutte le fasi della filiera, partendo dalla fase di produzione del bene per poi seguirlo nelle varie fasi di intermediazione fino al prezzo pagato dal consumatore finale), identificazione dei soggetti fonte (una volta individuato il prodotto da monitorare, viene anche identificata l’attività economica di cui esso fa parte. Così sarà possibile ottenere tramite gli elenchi delle Camere di Commercio la lista di tutte le unità economiche che effettuano quella determinata produzione, così da poter, attraverso una procedura di campionamento, individuare un campione di imprese da intervistare). Ed ancora costruzione dei campi di variazione per consentire l’individuazione del minimo e del massimo dei costi in entrata ed il minimo ed il massimo dei prezzi di vendita, identificazione dei segmenti mancanti (nel questionario sarà importante richiedere: quali e quanti sono gli operatori che collocano il prodotto sul mercato, in modo da procedere a ritroso lungo la catena che ha portato alla formazione del prezzo finale; quali sono per l’imprenditore i costi diretti, cioè quelli che deve sostenere per la produzione del bene, e quali invece rappresentano dei costi indiretti ossia quelli che discendono da variabili esterne non legate all’azienda in senso stretto e che non sono di facile identificazione). II passo successivo riguarda l'analisi di statistica e risultati ottenuti a monte e a valle dello studio di filiera. Si tratta della costruzione delle fasi e degli operatori attraverso i quali si è giunti alla produzione del bene finale ed alla sua collocazione sul mercato. Infine l’integrazione della stima (Stima del prezzo atteso di output). Stefano Belfiore