Miss Valle Caudina: bilancio da record
Pubblicata in data 26/8/2011

Oltre 20mila spettatori nei 4 appuntamenti itineranti, 5 cantanti quali ospiti musicali delle diverse serate, 5 modelle di livello nazionale, 4 stilisti affermati, 2 cabarettisti, 1 starlet (quella del momento, presente su molte copertine delle riviste di gossip) e circa 30 persone, professionisti con vari ruoli e mansioni specifiche, a formare lo staff organizzativo che ha messo in piedi le tappe di uno splendido tour. Miss Valle Caudina 2011 "dà i numeri" e lo fa con la consapevolezza di essere cresciuta in qualità e varietà di scelte e opzioni. Alla sua VIII edizione, dunque, la manifestazione dimostra di essere più che mai in salute e pronta al grande salto: quello che la porterà fuori dagli attuali confini, sdoganandone l'effettivo riflesso che va già oltre l'Irpinia e il Sannio come dimostrano gli eccezionali riscontri mediatici, pur senza abbandonare la sua originale vocazione di concorso regionale di bellezza che ha assunto anche la funzione di vetrina e richiamo turistico per il territorio. Dei dati conclusivi, il successo della kermesse e i progetti per il suo futuro, ne parliamo con l'ideatore e organizzatore di Miss Valle Caudina, il direttore artistico della JB entertainment srl, Jerry Brown. Allora, Jerry, anche se non era per nulla facile, siete riusciti a superare i numeri dello scorso anno. La crescita di questo che è diventato un evento dell'estate campana continua. Ma dove può arrivare questa manifestazione? "Sarà il pubblico a dircelo. La nostra forza sta nella gente che ogni anno viene sempre più numerosa alle serate che organizziamo nel corso del tour. Il nostro impegno costante è rivolto a intercettare le sue esigenze, i suoi stati d'animo e a offrire uno spettacolo di qualità, con ospiti di un certo livello. Miss Valle Caudina non è mai stata solo un concorso di bellezza per aspiranti modelle o showgirls: questa è sola una parte dell'evento, quella che poi prosegue con la vincitrice cercando di darle gli strumenti per cogliere al volo le poche opportunità che il mondo dello spettacolo offre alle ragazze di provincia senza "Santi in Paradiso"... Per le partecipanti, in pratica, è un trampolino di lancio. Tutto il resto è intrattenimento e noi cerchiamo di allestire un programma di alto profilo". Avete incontrato delle difficoltà nell'organizzazione del tour di quest'anno? "Più che difficoltà, essendo tutto lo staff molto legato al progetto, qualche volta può capitare, anche per l'emozione e la tensione del momento, di non essere sicuri di alcune scelte... Poi, però, il confronto con i vari collaboratori del mio team sui singoli aspetti degli appuntamenti porta a decisioni oculate e condivise. Ciò non vuol dire che siamo sempre razionali, guai se lo fossimo: lo spettacolo è soprattutto sentimento. E noi il cuore ce lo mettiamo senza risparmiarci". Insomma, dietro il successo di una manifestazione così articolata c'è sempre un grande staff... E poi? "Beh, senza dubbio dobbiamo molto anche ai Comuni che ci ospitano. Le amministrazioni dei centri che hanno messo a disposizione le location delle tappe del nostro tour 2011 sono state davvero eccezionali. A loro, sindaci in testa, va il mio personalissimo ringraziamento". Proprio a tutti? Che ci dici dell'appuntamento di Rotondi? "Non voglio fare polemiche, dico solo che nel mio paese, che amo tantissimo, l'appoggio non si è materializzato con l'aiuto dell'ente Comune ma nella collaborazione dell'associazione Parvacoclea che mi è stata molto vicina e ha permesso la realizzazione di un evento eccezionale. Sicuramento quello più eclettico e variegato dell'edizione. Si dice che nessuno è profeta in patria: in questo caso non è stato così. L'appuntamento ha avuto un riscontro incredibile, straordinario. Sono contento per la gente che si è divertita e mi ha dimostrato il suo affetto". E domenica scorsa un gran finale con un ospite a sorpresa: la starlet del momento Marika Fruscio... "E' vero, è stato un finale col botto. Avevo sentito Marika pochi giorni prima, sapevo che era super impegnata ma lei nel giro di poche ore mi ha comunicato che era felice dell'invito e sarebbe venuta. Anche questa è una dimostrazione di affetto. Ci conosciamo da diversi anni ma non avevamo mai lavorato insieme. La serata le è piaciuta tantissimo, mi ha detto che ormai ero pronto per dirigere una produzione su un'emittente importante. Un complimento che ho apprezzato tantissimo". Cervinara risponde sempre alla grande. Quest'anno per l'ultimo appuntamento della kermesse c'era un pubblico da stadio... "Sì, un bagno di folla. Pubblico caloroso e, devo dire, amministrazione presente e come sempre partecipe in maniera concreta. Sin dalla mattina, il sindaco era in prima linea, con assessori e consiglieri comunali, a dare una mano nell'allestimento degli ultimi dettagli. Ormai, dopo tanti anni, sentono questa manifestazione anche un po' loro e questo è un fattore determinante per la sua buona riuscita". Il futuro di Miss Valle Caudina: quali sono gli obiettivi che vorresti raggiungere? "Spero di far uscire l'evento fuori dagli attuali confini. L'idea è quella di creare un indotto permanente che sviluppi numerose opportunità di lavoro. Dietro ad una manifestazione del genere c'è una grossa attività di preparazione che, magari, non emerge perché effettuata, come si dice in gergo, dietro le quinte. Poi c'è il discorso del commercio e dello sviluppo turistico. Miss Valle Caudina può diventare un progetto importante..." E il Canada? "Stiamo lavorando anche su questo fronte. Nel periodo natalizio andremo a visitare alcune delle numerose comunità italiane, e soprattutto campane, che vivono nel vasto paese del nord America. Porteremo ai nostri conterranei gli auguri dalle Valle Caudina, dall'Irpinia e dal Sannio. Una sorta di tour promozionale per la kermess. Poi si vedrà, se son rose...".