Marketing internazionale dei prodotti tipici.
Pubblicata in data 14/8/2004

Operazione di marketing internazionale per i prodotti tipici dell’area del Terminio-Cervialto. L’obiettivo economico/commerciale sottende un’apposita convenzione da 2,5 milioni di euro tra l’ente montano direttamente interessato, amministrato da Nicola Di Iorio, e la Camera di Commercio di Avellino presieduta da Costantino Capone. Più precisamente, si tratta di un accordo, firmato e suggellato proprio in questi giorni, che prevede la promozione delle locali risorse enogastronomiche. All’ente camerale, il compito di studiare e individuare gli strumenti più congeniali per dare un’efficace visibilità al patrimonio dell’ agroalimentare in aree strategiche d’affari dai confini internazionali. In proposito, sono stati già determinati i mercati di riferimento. Le piazze d’affari sono: Stati Uniti d’America, Giappone, Russia, Oceania e Australia, Europa Centrale. Un circuito internazione vasto, in termini geografici, e ambizioso per i Paesi che va a toccare. Lo scopo è quello di veicolare, dare giusta visibilità, promuovere efficacemente, la produzione agricola che nasce dal territorio e che rappresenta uno dei punti di forza della locale economia. Il tutto reso possibile tramite il ‘patto territoriale dei Monti Picentini e Valli limitrofe’. La sovvenzione economica che supporta l’intesa operativa rientra, infatti, in quella che è la progettazione tipica dello strumento di contrattazione decentrata. Le principali linee d’intervento del patto territoriale, che vede come ente capofila la Comunità Montana ‘Terminio-Cervialto’ e il coinvolgimento di 19 comuni irpini, si concentrano essenzialmente nell’attuazione di programmi di filiera nel settore agroalimentare con particolare riferimento ad alcuni prodotti: vino, olio, castagne, prodotti lattiero ed infine quelli inerenti alle selvicoltura e all’acquacoltura. Finalità progettuale: promuovere e attuare un sistema di valorizzazione commerciale delle produzioni agricole tipiche e realizzare una rete di strutture agrituristiche e di turismo in aree rurali che consentano non solo lo sviluppo delle aziende agricole ma che producano anche una vivacità nel sistema reddituale ed occupazionale in attività di offerta del territorio. L’intero progetto è supportato da un finanziamento strutturale di quasi 16 milioni di euro. Si prevede un incremento di forza lavoro pari a 123 nuove unità. Stefano Belfiore