Filiera turistica enogastronomica.
Pubblicata in data 14/8/2004

L’ente provinciale per il turismo di Avellino coordinerà il progetto integrato ‘Filiera turistica enogastronomica’- L’organismo, governato dal presidente Santino Barile, sarà il principale braccio operativo dello strumento di programmazione intersettoriale che coinvolge le province di Avellino e Benevento, ben quattro Comunità Montane (Alta Irpinia, Partenio, Valle Ufita e Vallo Lauro- Bainese) e 179 comuni della regione. Compito da espletare: organizzare e supervisionare i pacchetti ‘incoming’ turistici-enogastronomici che verranno poi presentati alla Bit(borsa internazionale del turismo) di Milano il prossimo anno. L’intero catalogo informativo verrà racchiuso in un’unica brochure dal titolo ‘L’altra Campania’. Il progetto integrato, approvato il 27 febbraio 2004 con delibera di Giunta regionale n.340, punta alla valorizzazione delle eccellenti risorse enogastronomiche delle aree interne della Campania. L’obiettivo è farne un volano di sviluppo economico e sociale oltre che per la promozione delle altre risorse territoriali. Supporta il piano lavorativo, un finanziamento regionale che supera i 64 milioni di euro. All’ente irpino, dunque, un ruolo di grande prestigio e responsabilità: segno evidente di ottime professionalità lavorative e di innumerevoli sforzi per rendere quanto più dinamico il trend turistico locale che attualmente risente di una contrazione dovuta ad una crisi economica generalizzata. L’impegno è tale che la Regione Campania conferisce al soggetto operativo anche il ruolo di ente capofila per determinati eventi fieristici che vedrà l’interessamento dell’intero territorio campano. Si tratta di appuntamenti espositivi sia di natura internazionale come la Smt di Parigi, sia di livello nazionale (Biteg e Expò Vacanze di Bari). ‘Anche se il flusso turistico in Irpinia soffre di una congiuntura critica di più ampio respiro- sostiene il presidente Barile- stiamo, tuttavia, cercando di parare il colpo con progetti di marketing territoriale molto ambiziosi e tentando nel contempo di essere vicini in maniera costante agli enti per una promozione efficace del territorio”. “In proposito aggiunge- cercheremo il massimo coordinamento con gli organismi direttamente interessati quali Provincia, Camera di Commercio e Comunità Montane per sviluppare una sinergia operativa, un dialogo d’intenti, evitando dunque una inutile dispersione di energie”. Insomma una visibilità territoriale che non può prescindere da un matrimonio d’azioni che veda il diretto e fattivo interessamento di tutti gli attori direttamente interessati soprattutto in un momento in cui potenziali circostanze positive si delineano all’orizzonte. L’interscambio culturale, concretizzatosi nella giornata conclusiva della 22^ edizione di ‘Musica in Irpinia’ svoltasi presso l’abbazia del Loreto in Mercogliano, tra la Regione Campania e la Repubblica Popolare Cinese rappresenta infatti un’importante occasione per intessere rapporti ed intese tra le due realtà. In tutto questo, un ruolo significativo gioca l’Irpinia tant’è che il presidente Barile è stato ospite a Roma dell’ambasciata cinese per partecipare al 77^ anniversario della fondazione dell’esercito popolare cinese di liberazione. Un invito che conferma l’interesse che il popolo asiatico mostra nei confronti dell’area provinciale. Lo scopo è trasformare la cooperazione culturale in un interscambio che sia turistico e quindi anche di natura economica, commerciale ed imprenditoriale. Una delegazione regionale, guidata dal governatore Antonio Bassolino con la presenza dell’assessore al Turismo Teresa Armato e dell’ingegnere Roberto Formato, responsabile del Pi ‘Filiera turistica enogastronomica’, farà visita in Cina il prossimo novembre. Già si conoscono quelli che saranno i contenuti tematici dell’incontro. Si parlerà della ‘Chinese week’ cioè di visite guidate nel territorio campano. La presenza di Formato giustifica in qualche modo il coinvolgimento, in questo particolare percorso promozionale, dell’Irpinia. ‘L’auspicio- conclude Barile- è quello che accanto ai grandi attrattori turistici, ci sia la possibilità di brevi soggiorni anche nella nostra terra che ha tanto da offrire in termini di specificità territoriali e bellezze paesaggistiche”. Stefano Belfiore