Centro distrettuale: modello per l'Irpinia
Pubblicata in data 16/12/2009

Direzione, control room, ced, sala riunioni, segreteria ed ufficio tecnico. Questo il biglietto da visita del Centro servizi distrettuale di Calitri pronto ad entrare in operatività. Il plesso, finanziato da Palazzo Santa Lucia con una sovvenzione di 1 milione e 200 mila euro (fondi Por 2000-2006) diventerà erogatore di servizi ad alto spessore innovativo legati all’Information and Communication Technology. A fruirne le pmi dei nove comuni ricadenti nell’area industriale altirpina. Oggi (mercoledì 16 dicembre), nella sala Grasso della Provincia di Avellino, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa la cui struttura sarà ufficialmente inaugurata mercoledì 23 dicembre alle ore 10.30. Per l’occasione si terrà il convegno “Il futuro oltre il tessile”. DICHIARAZIONI NICOLA MAZZOCCA – ASSESSORE REGIONALE INNOVAZIONE TECNOLOGICA “Dal Ministero – spiega l’assessore – abbiamo ottenuto il placet perché questi centri si possano utilizzare anche per altri comparti produttivi, come l’agroalimentare. Oggi si parte con il tessile, ma il modello può essere utilizzato dalla Provincia anche per altre esperienze. La Regione Campania, di fronte a eventuali proposte, è pronta al dialogo”. “Questa è un’occasione importante” , aggiunge l’assessore, “o si è in grado di utilizzarla al meglio oppure vuol dire che il territorio non è ancora pronto a questa innovazione. E allora c’è da interrogarsi molto su come si possa diventare pronti”. Altro fattore imprescindibile di successo, la coesione istituzionale. “Ci deve essere costanza e non divisione tra gli enti, perché l’innovazione va sostenuta con modelli sempre coerenti”. PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI AVELLINO, COSIMO SIBILIA Assente, per motivi istituzionali, il presidente della Provincia Cosimo Sibilia, che però fa sapere: “Reputo questa iniziativa molto interessante. L’Irpinia d’Oriente è sempre stata al centro della mia attenzione, anche quando non rivestivo ancora questa carica, da consigliere e capogruppo regionale. Anche per quel che concerne la fiera di Calitri, le infrastrutture, ho sempre sostenuto le iniziative delle aree interne, sia in campagna elettorale che dopo” ASSESSORE PROVINCIALE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE GIUSEPPE DE MITA Per Giuseppe De Mita, la scommessa altirpina è strategica “perché risponde ad un’esigenza vera. Quella di connettersi con gli strumenti di comunicazione per i quali vige ancora una condizione di arretratezza. E’ poi un fatto positivo che l’area industriale più lontana si dota di questo strumento, grazie al quale è possibile guardare anche dall’altro versante”. GIUSUEPPE DI MILIA, SINDACO DI CALITRI Soddisfatto dell’iniziativa il sindaco di Calitri, Giuseppe Di Milia, che sottolinea l’importanza della sfida, ma anche la necessità della sinergia: “I grossi centri non possono fare tutto da soli. C’è bisogno dell’apporto di tutti per rimettere in moto lavoro ed occupazione. Certo, questa iniziativa contribuisce a colmare il divario e arriva in un momento nodale per il distretto industriale, nato con la Cdi. La quale, oggi non esiste più come realtà tessile, ma si avvia ad una stagione diversa, basata su ricerca ed innovazione. Una realtà che spero fermamente possa proseguire la sua storia a Calitri per dare occupazione al territorio”. EDMONDO GNERRE, AMMINISTRATORE DELEGATO DI ITALDATA SPA Infine, la parola tecnica passa ad Edmondo Gnerre, amministratore delegato di Italdata (azienda che compartecipato alla realizzazione dell’opera per quanto attiene le infrastrutture informatiche). “Quello fatto a Calitri, come anche in altri distretti industriali tessili campani, con l’inaugurazione di centri digitali a servizio delle pmi, è una marcia in più per il settore”, spiega. “Per una pmi, questo strumento non significa semplicemente dotarsi di un pc e di una rete. Ma di competenze molto specialistiche dall’approccio innovativo che si basa su servizi di crm (customer relationship management), commercio e fatturazione elettronica, eventi on line (che possono essere organizzati anche con aziende che operano all’estero), fiere virtuali”, aggiunge Gnerre.