SEDICI PREMI AI VINI CAMPANI.
Pubblicata in data 14/10/2009

Passo dopo passo, regione dopo regione, gli enoappassionati iniziano a confrontarsi con la guida Vini d’Italia dell’editore enogastronomico Gambero Rosso. Giunta alla sua ventitreesima edizione, Vini d’Italia si presenta nella veste più ricca di sempre. In quasi mille pagine recensisce ben 2253 aziende e circa 18mila vini. Un lavoro immane, che non ha eguali nel nostro Paese. Oltre 60 degustatori hanno girato per l’Italia per mesi, assaggiando i campioni anonimi in ogni regione prima di stilare le classifiche e scrivere le schede. E tutto questo con la collaborazione di enti pubblici, istituzioni e numerose associazioni private. Oltre alle informazioni anagrafiche vi sono anche quelle inerenti all’attività vitivinicola: produzione annua, numero di ettari vitati e tipo di viticoltura – convenzionale, biologica e biodinamica (se certificate), naturale (se non certificate). E quelle legate all’ospitalità, alla possibilità di visitare l’azienda o di acquistare il vino. Per ogni singolo vino vengono indicati il prezzo medio di vendita, per fasce di prezzo, e una valutazione qualitativa. Ogni vino ha ottenuto, infatti, un punteggio secondo l’oramai celebre sistema dei bicchieri, da uno fino ai Tre Bicchieri. Quest’anno inoltre a ben 31 vini, tra i 391 ad avere ottenuto il massimo riconoscimento, il direttore Daniele Cernilli ha dato un “plus”. Altra novità i Tre Bicchieri Verdi, ottenuti da 75 vini, che si distinguono perché prodotti con una particolare attenzione all’ambiente. Tra le regioni premiate in testa il Piemonte, con 84, seguito dalla Toscana, con 60, Veneto a 34, Friuli a 31 e Alto Adige 24. Giornalisti e produttori si ritroveranno a Roma domenica 18 ottobre per la premiazione, che come di consueto sarà seguita dalla grande degustazione di Città del Gusto dove operatori e appassionati potranno assaggiare tutti i 391 che hanno ottenuto i Tre Bicchieri su Vini d’Italia 2010. La Campania figura all’ottavo posto tra le regioni più premiate con ben 16 Tre Bicchieri, risultato che conferma le indicazioni emerse nella scorsa edizione. Come al solito si tratta di un dato sintetico, un punto di vista su quelle che in questo momento si configurano per la squadra di Gambero Rosso come le eccellenze regionali, ma che non deve far dimenticare tutto quello che c’è dietro. Innanzitutto il numero impressionante di aziende che hanno partecipato alle degustazioni, circa 200, quasi il doppio rispetto a quelle che sono state inserite in Guida, divise tra 38 schede grandi e 60 piccole. I campioni assaggiati sono stati circa 900 e da questi sono stati selezionati i 63 vini che hanno ottenuto almeno 85/100 di media e hanno rappresentato la Campania in occasioni delle Finali svoltesi alla Città del Gusto di Roma tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. <>, sottolinea il Responsabile regionale Paolo De Cristofaro, <>. In un’ideale viaggio da nord a sud, ci si imbatte subito in un fantastico tris, firmato Riccardo Cotarella, capace di svelare i diversi umori dell’aglianico nell’area a nord di Caserta: il Terra di Lavoro ’07 di Galardi, il Gladius ’07 di Adolfo Spada, il Falerno del Massico Camarato ’05 di Villa Matilde. Pochi chilometri più giù Terre del Principe completa un’accoppiata da brivido, riportando alla ribalta il casavecchia dopo il pallagrello, grazie all’esplosivo Centomoggia ’07. Se la provincia di Napoli mostra qualche timido segnale di ripresa, specialmente nell’area ischitana e flegrea, più preoccupante appare la situazione nel Sannio beneventano, dove le migliori indicazioni vengono da Fattoria La Rivolta. Cresce ancora la Costa d’Amalfi dove brilla di nuovo la stella del Fiorduva con il 2008, le colline di Salerno sono invece il regno incontrastato del Montevetrano ’07, versione da ricordare. Il Cilento non brilla per dinamismo ma si aggrappa saldamente a Luigi Maffini e al suo Pietraincatenata ’07, con De Conciliis sempre in grande spolvero. In Irpinia una soprendente annata per il Taurasi come la 2005 consente a Di Prisco e Urciuolo di raggiungere finalmente il primo meritato alloro, affiancati dal Radici di Mastroberardino e dal Cinque Querce di Molettieri, che addirittura bissa con la Riserva 2004. Tra i bianchi Pietracupa e Vadiaperti col Tornante si propongono come le migliori opzioni sul Greco di Tufo ’08. Da Lapio risponde un’altra fantastica coppia: sono gli splendidi Fiano di Avellino ’08 prodotti da Rocca del Principe e Colli di Lapio, bianco dell’anno in questa edizione della Guida. Vini d’Italia 2010 – I Tre Bicchieri della Campania Falerno del Massico Rosso Camarato ’05 – Villa Matilde Gladius ’07 – Adolfo Spada Terra di Lavoro ’07 – Galardi Casavecchia Centomoggia ’07 – Terre del Principe Fiano di Avellino ’08 – Colli di Lapio Fiano di Avellino ’08 – Rocca del Principe Greco di Tufo ’08 – Pietracupa Greco di Tufo Tornante ’08 – Vadiaperti Taurasi Vigna Cinque Querce ’05 – Molettieri Taurasi ’05 – Di Prisco Taurasi ’05 – Urciuolo Taurasi Radici ’05 – Mastroberardino Taurasi Vigna Cinque Querce Ris. ’04 – Molettieri Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva ’08 – Marisa Cuomo Montevetrano ’07 - Montevetrano Pietraincatenata ’07 - Maffini