Polo universitario nel Terminio-Cervialto
Pubblicata in data 6/6/2004

Le università internazionali studieranno l’economia agroalimentare della territorio del Terminio-Cervialto. L’idea, ambiziosa e significativa nel suo genere, è lanciata dal presidente dell’ente montano, Nicola Di Iorio in collaborazione con l’associazione Slow Food. Un matrimonio progettuale e operativo, quello instaurato dalla comunità montana con l’associazione del viver e mangiar sano, che si muove su linee di pensiero ad alto contenuto qualitativo. Principio ispiratore del progetto, attualmente in fieri, generare e sviluppare momenti di alta formazione più stabili e duraturi nel tempo che possano dare maggiore valenza al tessuto territoriale. Al momento, sono stati presi dei contatti con alcuni atenei europei ed americani che sarebbero intenzionati al singolare percorso di studi. Ancora top-secret i nomi delle università con le quali si è entrato in contatto ed inoltre nulla è ancora certo per quanto riguarda le modalità temporali di attivazione. “Fatto sta che un progetto simile- sostiene Nicola Di Iorio- se dovesse andare in porto, potrebbe creare degli enormi vantaggi sul piano della crescita culturale del territorio locale e provinciale”. L’obiettivo, è dunque, quello di incalanare l’apparato economico ed insieme il suo patrimonio di risorse in circuiti internazionali di più ampio respiro per sviluppare una visibilità che possa accrescere notevolmente l’immagine del territorio, preservando anche i suoi valori e le sue tradizioni nel tempo. Probabile sede in cui verrà ospitato il pool delle università straniere, il borgo antico di Castelvetere appena restaurato e riqualificato. Stefano Belfiore