Radioterapia al Moscati: l'Amdos va a Roma
Pubblicata in data 15/9/2007

La delegazione dell’Amdos (Associazione Meridionale Operate al Seno)di Avellino, presieduta Silvana Ianuario, viene ricevuta a Roma dalla della Segreteria tecnica della ministra Livia Turco. L’incontro la scorsa settimana presso il Ministero della Sanità per discutere le problematiche che causano il ritardo per l’apertura della Radioterapia nella Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino. Dopo aver messo a fuoco le notizie acquisite in precedenza dall’Amdos, sugli atti messi in essere dal Manager del Moscati, la Segreteria del Ministero assicura l’interessamento vivo della ministra Turco presso l’assessore regionale alla Sanità, Angelo Montemarano, per l’attivazione prioritaria della radioterapia ad Avellino. La radioterapia è un servizio indispensabile per le donne che hanno dovuto sottoporsi ad intervento al seno e vivono la malattia già con ansia, incertezze e sofferenza. In genere, subito dopo l’intervento per carcinoma mammario, seguono cicli di chemio e radioterapia che mirano a distruggere cellule malate, eventualmente ancora presenti per portare alla guarigione la paziente. Un ciclo di radioterapia può durare anche quaranta sedute consecutive per completare la cura, pertanto questo costringe la paziente a sottoporsi a stressanti viaggi fuori provincia. Tuttavia, non solo il carcinoma mammario, ma anche molte altre patologie tumorali necessitano di questa importante cura. Il servizio di radioterapia rientra tra l’altro tra gli obiettivi della Commissione nazionale di oncologia presieduta dal professore Umberto Veronesi, che prevede per la cura del tumore una rete di presidio oncologico omogenea sul territorio nazionale al fine di evitare dolorose migrazioni da una Regione all’altra. L’Amdos, evidenzia un comunicato stampa, seguirà l’evolversi della situazione e continuerà a battersi perché il centro di radioterapia sia operativo il più presto possibile nella nostra provincia.