Mediatore del lavoro: arriva la nuova professione
Pubblicata in data 7/12/2005

Lioni fucina sperimentale di un interessante profilo occupazionale che vede impegnati da martedì 6 dicembre, in un originale percorso formativo, venti corsisti ultracinquantenni e quattro uditori destinati a diventare la nuova interfaccia tra i giovani in cerca di occupazione e le istituzioni. Gli enti proponenti La proposta è targata Associazione Asforin di Avellino, dietro coordinamento del responsabile Lorenzo Corona, Comune di Lioni e sindacato Pensionati Spi Cgil di Avellino, raggruppati in Associazione Temporanea di Scopo. Enti di diversa natura che in perfetta sinergia hanno saputo dare anima ad un’idea-progetto originale finalizzata ad incontrare i bisogni dei soggetti più maturi maggiormente esposti al rischio di esclusione dai processi produttivi (a causa del deterioramento delle competenze), e, di riflesso, alle esigenze dei giovani in difficoltà di inserimento. Il progetto è stato ammesso a finanziamento con decreto dirigenziale n. 192 del 28 luglio 2005, pubblicato sul Burc n. 38 dell’8 agosto 2005, rientrando nei parametri del Por Campania 2000-2006, Misura 3.8, Progetto Ambito Eda n. 2 Avellino. E’ stato pubblicato lo scorso 5 novembre il bando relativo al corso gratuito in ‘‘Mediatore dell’inserimento lavorativo’, con sede di svolgimento nel comune di Lioni presso l’edificio pluriuso ‘Sandro Pertini’. Il percorso gratuito -che prevede a conclusione della formazione una borsa di studio pro capite pari a 300 euro lorde, nonchè il rilascio di un attestato di frequenza con l’indicazione delle competenze e delle abilità acquisite- mira ad adeguare le conoscenze di base e le qualifiche dei destinatari (20 persone, uomini e donne almeno per il 50%, occupati e inoccupati, residenti nella Regione Campania, con età superiore ai 55 anni, titolare e non di trattamento pensionistico), attraverso l’ampliamento delle opportunità di formazione e riqualificazione degli individui più anziani coerentemente con l’approccio del life long learning e dell’invecchiamento attivo. Il ‘Mediatore dell’inserimento lavorativo’ dovrà essere in grado di fornire la propria consulenza ai disoccupati, ai giovani per orientarli sulle opportunità che il mercato del lavoro offre, sui profili professionali che le imprese dell’area richiedono, sulle competenze che è necessario acquisire e, quindi, sulle attività formative che è opportuno frequentare, su come presentare alle imprese una domanda di lavoro favorendo, attraverso la propria mediazione, un raccordo e un contatto con i titolari delle aziende. L’organizzazione didattica, che prevede attività teoriche, pratiche e visite guidate, è pensata per conferire ai partecipanti conoscenze di base e abilità operative atte a consentire agli stessi la partecipazione attiva alla vita sociale nella comunità territoriale di appartenenza.