Export: relazioni con la Russia per il vino
Pubblicata in data 11/7/2005

Ponte internazionale tra il mercato russo e quello irpino. Oggetto del business d’affari l’eccellente patrimonio vinicolo che la provincia di Avellino possiede. L’interesse emerge dall’incontro-dibattito tenutosi venerdì 30 giugno presso la sala convegni della Camera di Commercio di Avellino. Presenti in occasione numerose aziende provenienti da tutta la regione unitamente ad alcuni esperti in tema d’internazionalizzazione. L’evento è stato organizzato in vista di Interdrink 2005: fiera specialistica del settore beverage e del suo indotto che si svolgerà a Mosca dal 3 al 5 ottobre 2005. Ospite d’onore dell’appuntamento irpino, il presidente del Suar, Osman Dautovich Paragoulgov. La Suar è la più importante associazione di produttori ed importatori di vino ed alcol presente in Russia. Assicura, infatti, l’80 per cento dell’import russo di alcol ed è l’unica associazione ad aver stretto un accordo con la dogana così da facilitare l’ingresso dei vini o delle bevande alcoliche nel Paese. Nel suo intervento, Paragoulgov sottolinea la sua intenzione di favorire l’ingresso in Russia solo di vini di qualità, escludendo categoricamente i vini manipolati dei quali il mercato specifico è saturo. Il tutto nel rispetto di una legge interna che ritiene l’importatore responsabile della qualità dei prodotti importati a tutela della salute del consumatore. Nel corso del dibattito è emerso l’interesse dei russi per i prodotti italiani, in particolare dei prodotti campani quali vino, olio e limoncello. Inoltre, si è ribadito più volte sull’importanza delle innumerevoli opportunità di business per quelle aziende propense a penetrare nell’area strategica d’affari con costanza e serietà. Finalità, queste, che trovano d’accordo anche Giuseppe Maffei, amministratore Sice Group (società di consulenza che da anni si occupa di internazionalizzazione e che possiede una notevole esperienza nel settore). In particolare, Maffei mette in evidenza i possibili rapporti commerciali tra gli importatori russi e le aziende campane nonché gli utili economici derivanti da eventuali attività di export. Presenti, inoltre, alla tavola rotonda Oreste La Stella, delegato della Camera di Commercio di Avellino per l’internazionalizzazione delle Pmi verso l’Est Europa, Antonio D’Ascoli, segretario generale dell’ente camerale, e Antonio Carrino, responsabile per la promozione dell’internazionalizzazione delle Pmi irpine. Tutti hanno espresso la loro disponibilità a favorire relazioni commerciali con la Russia e a promuovere l’aggregazione tra le aziende affinché si presentino su questo mercato in maniera più competitiva. Dal convegno emerge anche la proposta di realizzare un consorzio di vini che andrebbe a risolvere il grosso problema della quantità, tipico delle imprese locali che con le loro produzioni non riuscirebbero a soddisfare un mercato di 14 milioni di persone qual è quello moscovita. A lanciare l’idea Edoardo Imperiale, direttore di Sprint Campania che, inoltre, invita la Suar ad effettuare uno dei tanti percorsi enoturistici della Campania per testare di persona la bontà e la genuinità del vino locale. L’incontro, dunque, si rivela di notevole importanza perché getta le basi per futuri e solidi rapporti commerciali tra due realtà diverse ma accomunate dalla grande passione per il vino. S.B.