Pit Boro: via all'internazionalizzazione
Pubblicata in data 1/7/2005

La Regione Campania dà il via libera all’inserimento del progetto d’internazionalizzazione all’interno del Pit ‘Borgo Terminio-Cervialto’. La delibera appare sul burc di lunedì 27 giugno e segue il parere favorevole espresso dal nucleo di valutazione degli investimenti pubblici in merito allo specifico intervento supportato da un finanziamento strutturale pari a 2,5 milioni di euro e ricavato dalla misura Por 6.5 ‘sviluppo dell’internazionalizzazione e della cooperazione internazionale’. “Si tratta di un’opera di export- mette in evidenza Nicola Di Iorio presidente della Comunità Montana Terminio-Cervialto (ente capofila dello strumento di programmazione negoziata)- che avrà l’obiettivo di promuovere sui mercati internazionali l’immagine del territorio e soprattutto delle imprese che operano nel contesto geografico interessato”. Già individuate in linea generale le aree strategiche d’affari su cui concentrare le operazioni d’internazionalizzazione. Oltre al mercato europeo, si punta all’America Centrale, all’America Latina, ma anche ai mercati emergenti quali Russia, Cina e Giappone. L’importante compito di penetrazione territoriale sarà affidato alla Camera di Commercio di Avellino diretta dal presidente Costantino Capone. “Quella di conferire all’ente camerale- spiega Di Iorio- la particolare mansione, è frutto di una mia proposta illustrata ed esposta al tavolo di concertazione del Pit”. “L’idea nasce- prosegue- considerata la particolare e spiccata espressione dell’ente camerale sulle attività d’internazionalizzazione”. Il Pit Borgo Terminio-Cervialto prevede la nascita e la promozione di iniziative turistiche in un’area particolarmente vocata alle attività ricettive e a tutto quanto rientra nel concetto del benessere e della sua fruizione. Grazie alle produzioni tipiche pregevoli (vini docg, tartufo nero, castagne, prodotti caseari, due presidi Slow Food), alle bellezze paesaggistiche e alle emergenze storico-architettoniche, questa fetta d’Irpinia può davvero tentare la scalata per captare flussi turistici. Un turismo non di massa, certo. Ma di qualità. La giunta regionale ha sposato questa filosofia ed ha approvato il progetto che prevede un investimento totale di oltre trentatre milioni di euro. La finalità dello strumento di concertazione progettuale consiste nello sviluppare un borgo turistico organizzato su un modello sistemico. L’idea forza si fonda su un uso innovativo delle risorse locali. Il tutto articolato e strutturato mediante l’implementazione di un borgo turistico diffuso organizzato su un modello sistemico la cui struttura è essenzialmente rappresentata da quattro tipologie di elementi (direttrici, poli, nodi e riferimenti) correlati tra di loro ed uniti in rete attraverso circuiti preferenziali. Diciannove, le realtà territoriali della provincia di Avellino interessate e coinvolte nella specifica programmazione. Attualmente il Pit, gode di un ottimo stato di salute correlato alle diverse iniziative inserite nello strumento. Stefano Belfiore