Master of food in Alta Irpinia
Pubblicata in data 13/5/2005

Sinergia operativa tra il Gal Verde Irpinia e Slow Food. Il matrimonio d’intenti, inserito nell’ambito del piano di sviluppo locale del gruppo di azione territoriale, consiste nell’attuazione della misura, legata al Psl, 5h9 “Master of Food. Educazione alimentare per ristoratori, operatori turistici e consumatori”. Ma cosa sono i Master of Food? Principalmente dei corsi volti a realizzare un’educazione alimentare ad ampio spettro, rivolta a consumatori ed operatori del settore. Diciotto le discipline principali del settore agroalimentare affrontate ed analizzate: birra , caffè, the, carne, cereali, dolci, spezie, aceto e aromi, formaggio, liquori e distillati, olio, ortofrutta, pesce, salumi, storia e cultura della gastronomia, tecniche di cucina, vino, cucina etnica. Ed in alcuni casi, come per carne, vino e formaggi articolate anche su più livelli. La didattica, tutta integrata tra teoria e pratica, ben si adatta alla scelta di utenti (beneficiari) operata dal Gal .Tra i beneficiari compaiono infatti numerosi ristoratori dell’Alta Irpinia e non. Previsto anche uno stage di fine corso presso la nuovissima Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. L’obiettivo è dunque incentrato nella realizzazione di itinerari di pregio, con alta valenza naturalistica ed enogastronomia. Il tutto arricchito da un’elevata professionalità e maggiore consapevolezza dell’eccellenza. “Lo sviluppo locale, così come inteso dalla filosofia Leader – sostiene Giustino Catalano, fiduciario Slow Food della Condotta Valle Caudina e delegato del Direttivo Regionale Slow Food Campania all’attuazione del Progetto – ha molti punti in comune con la filosofia che anima il movimento Iiternazionale Slow Food”. “Entrambi- continua- siamo fermamente convinti che lo sviluppo debba partire dal basso, che sia indissolubilmente legato alla valorizzazione dell’esistente e all’agricoltura”. “Non a caso- conclude- la realtà quindi dell’Alta Irpinia, ancora una volta, e grazie al lavoro del GAL Verde Irpinia. in sinergia con Slow Food, è destinata a mutare in meglio, il tutto all’insegna della valorizzazione dell’esistente e della tradizione e comunque sotto un unico comune denominatore, lo sviluppo rurale”. Stefano Belfiore