1 milione di euro per 10 corsi formativi
Pubblicata in data 25/3/2005

Dieci corsi professionali per un costo totale di poco più di un milione di euro. Sono le cifre che fotografano il quadro degli interventi formativi programmati nell’ambito nel progetto integrato Città di Avellino. La Giunta regionale della Campania approva e pubblica, con decreto dirigenziale, sul burc di lunedì 14 marzo l’allegato corretto e definitivo ‘matrici profili professionali’ legato all’avviso pubblico multimisura per l’attuazione delle iniziative formative da rendere operative all’interno dei vari progetti integrati ‘Città Capoluogo’ e da realizzare con il contributo del fondo sociale europeo- Por Campania. Nell’elenco dei percorsi didattici pensati per i rispettivi cinque strumenti della programmazione negoziata, il Pi di Avellino si piazza in seconda posizione per numero di corsi previsti (in prima fila Benevento). Differenti i profili professionali che s’intendono realizzare. Si va dall’addetto alla gestione dei centri polivalenti di tipo ricreativo, culturale e sportivo all’archivista bibliotecario esperto nella gestione della banche dati e dei servizi in rete. La formazione poi tocca interventi per food e beverage manager fino a responsabile-tecnico della diagnostica conservazione preventiva e della manutenzione periodica del patrimonio in dotazione. I destinatari a cui si rivolgono i corsi sono disoccupati e/o inoccupati ma anche occupati, artigiani, commercianti ed imprenditori. Tra i titoli di studio richiesti prevale il diploma di scuola media inferiore-superiore ed in alcuni casi la laurea e l’esperienza nel settore di competenza. Le domande di partecipazione, precisa il bollettino regionale, dovranno essere presentate il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso. Si tratta di corsi formativi perfettamente in linea con quello che è lo spirito del progetto integrato Città di Avellino (Pica). Il Pica, che nasce nel 2000, è motivato dall’esigenza di intervenire in maniera integrata e sistemica sui fenomeni di inutilizzo, degrado ed abbandono di risorse storiche ed ambientali da considerarsi strategiche sia per lo sviluppo del territorio sia per il miglioramento della qualità della vita. L’obiettivo è quello di generare uno sviluppo culturale e commerciale della città a cui si collega l’inserimento della stessa nei circuiti regionali turistici. Stessa finalità per quanto riguarda la riqualificazione delle aree verdi: ulteriore patrimonio della città. Nel complesso, si tratta di uno strumento di programmazione negoziata, supportato in larga parte da fondi strutturali, che si sviluppa mediante una dettagliata analisi delle caratteristiche e dei fabbisogni socio-economici del capoluogo irpino. Da questo contesto progettuale, nasce il Pica 2 che rappresenta un completamento e parallelamente una evoluzione del primo capitolo programmatico. Sulla fase 2 dello strumento programmatico, insistono premialità regionali che superano i 30 milioni di euro. Un ingente finanziamento che andrà a coprire un variegato set di interventi altamente funzionali al capoluogo irpino. Dalla realizzazione di un’enoteca comunale al secondo lotto del tunnel che collega piazza Kennedy con Largo Ferriera fino ad un parco urbano di 10mila metriquadri con all’interno un lago artificiale. Stefano Belfiore