Congresso provinciale della Fim-Cisl
Pubblicata in data 5/3/2005

Congresso provinciale della Fim-Cisl di Avellino. Martedì 8 marzo, con inizio alle ore 10, si terrà presso l’hotel Malaga di Atripalda l’assemblea generale della sezione sindacale coordinata e diretta dal segretario Giuseppe Zaolino. ‘Nell’occasione- spiega il numero uno della Fim provinciale- illustreremo il progetto di realizzare all’interno della Fma (fabbrica motori automobilistici) di Pratola Serra un asilo nido per i figli delle lavoratrici dello stabilimento irpino’. Si tratta di una programmazione, finanziata dalla Regione Campania, il cui progetto pilota è rivolto a circa 30 bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. ‘Il tutto nasce- mette in evidenza Zaolino- dalla necessità di venire incontro alle esigenze delle lavoratrici a testimonianza di un sindacato sensibile e vicino alle problematiche delle donne che lavorano in azienda’. ‘L’obiettivo generale- continua- è quello di costruire e rafforzare un modello di sindacato sempre più protratto alla difesa dei lavoratori e dei più deboli’. Impegno che il comparto provinciale già sta assolvendo. Non a caso la Fim è il sindacato che conta la percentuale più alta di iscritti in tutto il Sud Italia. L’incontro, inoltre, rappresenterà anche l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato di salute che vive attualmente il settore metalmeccanico in provincia di Avellino unitamente ad un analisi sulle prospettive future del ramo produttivo. Tra eccellenze produttive, quali Fma ed Irisbus, permangono però casi di criticità. L’esempio è dato dalle Bullonerie Meridionali. Sull’opificio, con sede madre nell’area industriale del Calaggio e fallito a dicembre 2003 per debiti accumulati con diversi fornitori, si attende quale percorso seguire per il rilevamento dell’industria con filiale a Roccabascerana. L’ipotesi più attendibile (eventualità procedurale non ancora ufficializzata) a cui propende il tribunale competente di Sant’Angelo dei Lombardi è la vendita mediante apposito bando d’asta. Una soluzione che preoccupa la Fim-Cisl. ‘In proposito, nel congresso provinciale- conclude il segretario di categoria- illustrerò la proposta di far inserire nel bando d’asta una clausola che possa, in qualche modo, preferire l’imprenditore che assicuri maggiori garanzie per quanto riguarda la tutela dei livelli occupazionali’. Il sindacato teme ulteriori ritardi temporali che possono essere controproducenti per il futuro dei 160 lavoratori dell’opificio a cui è stata riconosciuta la proroga di sei mesi di cassaintegrazione straordinaria che terminerà a giugno 2005. Stefano Belfiore