Nuovi risultati per il Contratto d'area
Pubblicata in data 28/1/2005

E’ la terza azienda del Contratto d’Area a concludere gli investimenti. Dopo la la Desmon di Nusco e la Holzbau Sud di Calitri, anche la Stamperia Irpina srl (azienda del Contratto d’Area a finanza Cipe con sede nell’area industriale di San Mango Sul Calore) ha ultimato gli investimenti, superando le previsioni di incremento occupazionale preventivate. Dai 12 nuovi occupati previsti si è passati, infatti, a 20 lavoratori già assunti. Un buon risultato che conferma ulteriormente l’efficacia dello strumento della programmazione negoziata attivo ed operante in ambito locale. Il Contratto d’area della provincia di Avellino, gestito dalla società Asse di Avellino, si distingue dagli altri Contratti d’area, in ragione degli obiettivi che si pone, connessi essenzialmente al completamento dello sviluppo industriale nel territorio provinciale. Lo strumento è stato stipulato il 12 aprile 2001 e prevede la soluzione del problema dell’industrializzazione delle aree terremotate ed il completamento funzionale delle opere infrastrutturali. La Regione Campania ha successivamente disposto e disciplinato il finanziamento delle iniziative industriali aderenti al Contratto d’area di Avellino non precedentemente finanziate dal Cipe per carenza di fondi, ma ritenute finanziabili dagli organismi incaricati di valutare i progetti industriali. Intanto, novità importanti attendono lo strumento programmatico. Entro febbraio uscirà molto probabilmente il bando per la rimodulazione dei fondi legati alle imprese rinunciatarie dello strumento. Nel dettaglio, si tratta di tre rinunce ed una revoca, sulle quali il ministero delle Attività produttive sta attualmente vagliando ogni singolo contesto e situazione, che metteranno nuovamente in circolo un importo economico di circa 25 milioni di euro. Sempre nel mese di febbraio, si concluderà l’istruttoria bancaria tesa a valutare l’idoneità progettuale delle 31 imprese irpine (ricadenti nelle aree ex articolo 32 Legge 219/81 e nelle zone limitrofe al cratere) che aderiscono al Contratto d’area di Avellino non finanziate con fondi Cipe, ma ritenute finanziabili dalla Regione Campania. Stefano Belfiore