Calitri: obiettivo città della ceramica
Pubblicata in data 28/1/2005

Calitri: città della ceramica. E’ l’obiettivo che persegue l’Amministrazione comunale di Calitri guidata dal sindaco Vito Marchitto. ‘Proprio per questo- mette in evidenza l’assessore comunale alle Attività Produttive, Luigi Di Maio, che ricopre il medesimo incarico presso la Comunità montana Alta Irpinia- si sta costituendo, così come vuole l’apposita legge 188 del 1990, l’ente ceramica di Calitri’. Fanno parte dell’organismo, l’ente montano direttamente interessato, la Camera di Commercio di Avellino ed il Comune di Calitri. ‘Un primo passo da compiere- continua Di Maio- per perseguire la finalità che ci siamo preposti’. L’idea progettuale non nasce a caso. Trova la sua ragione d’essere, infatti, in un contesto territoriale, quello di Calitri, dove la produzione di ceramica e più in generale l’attività artigianale rappresenta uno dei settori più rappresentativi dell’economia locale. Nel suo complesso, il sistema artigianale è costituito dall’integrazione delle filiere produttive, espressione di un processo storico di sviluppo sinergico con altri settori produttivi. Il paese, ricco di abbondanti giacimenti argillosi, vanta nella produzione della ceramica una tradizione antichissima. La base della lavorazione è rappresentata da originali forme e decori, rigorosamente di ispirazione popolare e realizzati a mano, che costituiscono il carattere distintivo e la vera ricchezza di Calitri. A testimonianza di questa antica arte della ceramica, nel cuore del borgo Castello sorge il museo della ceramica. L’attuale produzione di ‘faenze smaltate’ (maiolica), ‘terrecotte ornamentali’ e ‘laterizi’ è senza alcun dubbio, una risorsa importante per la cultura e l’economia di Calitri. Il tutto grazie all’attività di 8 aziende attualmente operanti nel territorio interessato: Mac, Silma, Giara, Tartaruga, Grafio, Antica Calitri, Cestone Rosetta, Salc. ‘Si tratta di piccole e medie imprese- spiega l’assessore Di Maio- che esprimono una realtà produttiva interessante e significativa che ha tanto da offrire in termini di ulteriori potenzialità’. ‘Un simile riconoscimento- conclude- potrebbe portare numerosi benefici sul piano della tutela e della salvaguardia dei prodotti artistici’. Stefano Belfiore