Un provvedimento per le aree del cratere
Pubblicata in data 19/11/2004

Dopo sette lunghi anni di attesa, il regolamento che disciplina il trasferimento dei lotti delle aree ex articolo 32 della 219/81 ai consorzi Asi, rappresenta per l’Irpinia e il suo apparato produttivo un traguardo di fondamentale importanza. “Con il provvedimento licenziato, grazie al fattivo contributo dell’onorevole Enzo De Luca -commenta soddisfatto il presidente del consorzio per l’area di sviluppo industriale della provincia di Avellino, l’ingegnere Pietro Foglia.- si apre un nuovo capitolo della industrializzazione’. Significativa, infatti, la ricaduta provinciale. Il provvedimento tenderà a rivitalizzare il processo industriale di ben 8 aree produttive attrezzate, ricadenti nella normativa sulla ricostruzione post-sisma, con una superficie territoriale pari a 4,4 milioni di metriquadri. La specializzazione della struttura industriale interessata riguarda diversi settori: dal metalmeccanico all’alimentare, dal tessile al legno. Hanno già investito in questa zona cartelli industriali del calibro di Ferrero, Zuegg, Parmalat, Alcer, Almec-Piaggio. E’ stata la prima commissione permanente del Consiglio regionale della Campania, riunitasi nella mattinata di lunedì 15 novembre, a varare il provvedimento che di fatto consente di procedere, dopo un lungo periodo di empasse, al rilancio della industrializzazione del cratere. Presenti ai lavori della commissione regionale anche il capogruppo regionale della Margherita, l’onorevole Enzo De Luca, autorevole portavoce delle istanze dei Consorzi Asi di Avellino e Salerno e delle Unioni degli Industriali delle due province campane. In pratica la gestione dei lotti per gli insediamenti produttivi passa alle due società consortili, che già da oggi possono indire una gara per riassegnare le aree per interventi di riconversione industriale, ristrutturazione e riattivazione degli impianti. ‘Finalmente- continua Foglia- possiamo procedere anche nell’area del cratere, la cui crisi è finita di recente sotto la lente della Commissione Parlamentare, all’assegnazione dei lotti liberi e all’insediamento di nuove iniziative industriali, con evidenti ricadute occupazionali. L’unico nodo che resta ora è quello delle curatele fallimentari, che si auspica di poter sciogliere con un provvedimento di legge”. Il regolamento sulle aree ex art. 32, dovrà ritornare al vaglio della Giunta regionale per la definitiva approvazione. Stefano Belfiore