Un'Italia a due velocità: il costo della vita raddoppiato al nord rispetto al sud Italia e la fuga dei capitali all'estero.

Salvatore Cipriano esponente di spicco del partito Socialdemocratico alla fine degli anni 70, Assessore al comune di Frigento, candidato più volte al consiglio provinciale e regionale, membro della Direzione Nazionale del partito, amico dell'ex ministro socialdemocratico Enrico Ferri , amico di Pier Luigi Romita ex Ministro al Bilancio , e pupillo di Giuseppe Saragat ,nonché promotore nella costituzione a livello provinciale e successivamente sub commissario della AITEF (Associazione Italiana degli Emigrati), analizza un dei tanti problemi che stanno mettendo in ginocchio l'economia Italiana. Un'analisi molto approfondita da parte del Cipriano che da molti anni nella sua lunga attività di esperto di materie chimiche composite, dipendente della Irisbus di Valle Ufita, ha sempre lottato per l'affermazione del marchio made in Italy. Marchio che nonostante la qualità e la competitività, stenta a reggere il mercato in confronto dei marchi esteri. "Un esempio - dichiara Cipriano - arriva dalla vendita di vetture. Nonostante la FIAT abbia fatto passi da gigante raggiungendo standard qualitativi, in Italia si continua a preferire il marchio di altre Nazioni, in particolare le case automobilistiche tedesche: Audi, BMW ecc. Un dato allarmante per il settore delle automobili e soprattutto per la crisi che questo fenomeno genera nel mondo occupazionale. Infatti, la riduzione crescente nella vendita delle nostre autovetture in Italia ed all'estero, riduce irrimediabilmente la mano d'opera, aumentando il tasso di disoccupazione.

Un problema , quello della disoccupazione, - continua Cipriano- che si aggrava ulteriormente con l'effetto dell'euro e soprattutto con il costo della vita. Un problema che si accentua maggiormente nel settore dei mezzi destinati al trasporto pubblico: tram, autobus, minibus cittadini ecc.

In questo caso, infatti, oltre al problema delle commesse sempre più scarse per l'Italia ed in aumento per l'estero, c'è da sottolineare che i soldi dello stato vengono spesi all'estero per acquistare veicoli, che potrebbero benissimo essere acquistati in Italia per qualità, avanguardia, tecnologia e sicurezza, prerogative garantite da ben 5 aziende leader, tra cui la Breda Menarini di Bologna. Un caso recente - sottolinea Cipriano- è avvenuto in provincia di Avellino, nella mia terra natale. Ad Avellino, capoluogo di provincia, il comune ha commissionato alcuni minibus ad un'azienda straniera, quando avrebbe potuto ottenere, magari allo stesso prezzo, mezzi dalle qualità superiori. Di questo passo il settore dei motori e non solo, metteranno in ginocchio l'economia nazionale, consentendo fughe di menti e di capitali all'estero, e aggravando inesorabilmente la piaga della disoccupazione.

L'altra analisi riguarda il costo della vita, che fa registrare una differenza eccessiva tra il nord ed il sud d'Italia.

"Faccio un esempio - dichiara Cipriano- sulla differenza esistente tra il sud ed il nord Italia, e tra lo stipendio di un metalmeccanico che lavora presso lo stabilimento della Irisbus di Valle Ufita in provincia di Avellino ed un dipendete metalmeccanico che lavora nella provincia di Bologna.

In sostanza voglio evidenziare - continua Cipriano - come vi sia una enorme differenza tra il sud ed il nord.

Infatti, pur registrando una sostanziale equiparazione di salario, nel Nord Italia, gli affitti, il caffè, il pane, i beni di primaria necessità, sono più cari rispetto al sud con maggiorazioni del 30, 40 ed addirittura del 50%. Questo ovviamente comporta una differenza sulla qualità della vita tra i due operai presi ad esempio.

Una differenza - ricorda Cipriano - che continua ad esistere tra Nord e Sud, nonostante siano passati tantissimi anni, da quando giovanissimo a16 anni emigrai in Germania per lavorare, sempre nel settore dei materiali compositi. Allora vi era una differenza tra Nord e Sud molto marcata, tanto che la gente del nord considerava noi del sud, come degli immigrati, degli stranieri, come se appartenessimo ad un'altra nazione. Una situazione assurda che non può continuare ad esistere nel terzo millennio, trasmettendo in Europa e nel resto del mondo una immagine distorta della nostra nazione con una sorta di "Italia a due velocità". Il sud non può essere relegato in eterno al ruolo di "fanalino di coda" ma deve assolutamente essere valorizzato e rilanciato dalla politica italiana per le enormi qualità e potenzialità che questa terra può esprimere.

Questa differenza non è poi così evidente - conclude Cipriano- se si pensa che non soltanto nel sud vi sono disservizi e sprechi pubblici.

Un ultimo esempio riguarda una città del nord, Bologna. In questa città vivo e lavoro da diversi anni. Ebbene uno dei tanti disservizi riguarda l'inefficienza dei trasporti pubblici. Per spostarsi con i mezzi pubblici nell'interland bolognese, dopo le 22,00 bisogna far ricorso all'uso di veicoli privati. Il che significa che se un giovane non munito di auto, volesse spostarsi nell'hinterland bolognese, non avrebbe la possibilità di farlo. Una situazione paradossale che non esiste in altre città importanti come Napoli, Milano, Roma, Torino, dove il servizio è garantito fino ad una certa ora dai mezzi pubblici, ferroviari o dalla rete della metropolitana.

Basta questo esempio - conclude Cipriano- per dire che al nord le cose non vanno come dovrebbero andare.

Massimiliano Finamore