Fantoni investe in Irpinia 10 mln di euro per nuovi prodotti

La Fantoni, società specializzata nella lavorazione del legno e nella fabbricazione di pannelli, investe 10 milioni di euro ad Avellino. Ad annunciarlo è il presidente del gruppo friulano, Giovanni Fantoni (anche numero uno dell’Unione industriali di Udine), intervenuto al convegno promosso dal gruppo Giovani imprenditori (guidato da Carmen Verderosa) dell’Unione degli industriali irpini, svoltosi ieri pomeriggio presso la sede dell’associazione datoriale.
Il gruppo Fantoni, già presente in Irpinia con la Novolegno spa, costruirà un altro stabilimento affidato alla neocostituita società Xilopack srl. Quest’ultima fabbricherà su brevetto della casa madre un pannello in fibra di densità media utilizzabile come recipiente. Il vantaggio è di poter essere spedito in foglio, con il recupero di volumi rispetto ai tradizionali contenitori.
La ricaduta occupazionale diretta è di trenta unità, con possibilità, nell’arco di pochi anni, di replicare l’attività con altre che lavoreranno sullo stesso prodotto base.
La notizia è giunta a margine di una discussione sui contraccolpi della legge Finanziaria e, in generale, sulla politica economica del Governo per le imprese del Mezzogiorno.
Presenti, oltre a Fantoni, il presidente dell’unione industriali di Avellino, Gianni Lettieri, il sottosegretario al Welfare, Pasquale Viespoli, il segretario regionale della Cgil, Michele Gravano, l’economista della Università Tor Vergata Massimo Lo Cicero.
Carmen Verderosa, presidente dei Giovani industriali irpini e promotrice del convegno, invita le parti sociali e il governo a recuperare lo spirito del patto per lo sviluppo.
Suggerimento raccolto da Viespoli, il quale chiarisce che “sebbene dalla Finanziaria, per la natura di legge di bilancio, non ci si debba aspettare misure di sostegno al Sud, essa contiene strumenti che orientano lo sviluppo in questo senso”. Il sottosegretario ricorda poi gli incentivi alle imprese, in particolare quelli per il marchio, la protezione del made in Italy, le misure anticontraffazione e, sul piano delle infrastrutture, quelle per le risorse idriche.
Misure che dovranno inserirsi in un’attenta gestione del governo locale, che favorisca la selezione degli investimenti e crei l’effetto sistema tra realtà territoriali omogenee. Fondamentale sarà però l’approccio della classe dirigente. “Tutto il contrario della Regione Campania - afferma Viespoli - che ha attuato, ad esempio nella gestione dei Por, una gestione verticistica e dirigistica, sostituendo un nuovo centralismo a quello più nobile dello Stato”.
L’economista Lo Cicero sottolinea, in accordo con le richieste degli industriali e in primis di Giovanni Lettieri, “l’esigenza di costituire un tavolo di confronto tra sindacati, governo e industriali per far partire una nuova legislazione degli incentivi e un tavolo di confronto tra i governatori della regioni meridionali per sfruttare appieno le risorse — 110 miliardi di euro — dei fondi strutturali dell’Unione europea”.
Da parte di Michele Gravano si registra un’inaspettata apertura sul tema della Bagnolifutura e della coppa di vela a Napoli: “Per Napoli adotterei un sistema di incentivi mirati come si sta facendo per Torino e le olimpiadi invernali — spiega — naturalmente il mio riferimento rimangono i consigli comunali e il piano regolatore. Tuttavia concordo con chi dice che si tratta di un’occasione da non perdere”. Infine Giovanni Lettieri, per il quale a Bertarelli bisognerebbe firmare un assegno in bianco se riuscisse a portare la coppa a Napoli, auspica che il governo torni a guardare allo sviluppo del Sud come una questione centrale con effetti positivi sul senso di coesione sociale per l’intero Paese, visto che “al Nord mancano ormai manodopera e terreno che qui invece abbiamo”.
di Alfonso Raimo